Settimo dono: sacrificalità fisica rinnovata. Ottavo dono:
una guerra rinnovata.
La risposta a due dubbi:
1) Chi è mai l’Agente che raduna in unità la morte viva personale?
È il Padre Agentato che fa Chiesa universale.
2) I vantaggi?
a) Piccolare al massimo, per salvare
b) Suscitare i piccoli; gettare un segno profeticale
della rovina in massa se non si cambia.
Pneumatica magia quella del visuato Paterno: toccare, trasformare e rinnovare tutto il vecchio fideato. Con anticipo
sulle nuove future generazioni ci ha donato: ‘Un battesimo
cresimato figliale cosciente rinnovato, un peccato rinnovato,
una morte fisica rinnovata, una Medicazione rinnovata,
una Eucarestia rinnovata, una Messa rinnovata,
una sacrificalità fisica rinnovata, una guerra rinnovata’.
Dispongo di un mezzo efficace per liberare la mia sacrificalità
fisica di necessità dalla schiavitù egoisticale che non
me la lascia amare. È la conoscenza Pneumatica di quegli
agenti cui il Padre ha affidato l’azione di morte fisica:
1) Al corpo mio
2) Al creato suo
3) Ai fratelli nostri.
L’azione di morte fisica può essere personale, può essere
associata, può essere istituzionalizzata: è la guerra. È un
male, un male giusto. Quando la morte viva dell’amore
Paterno in produzione da tutte le creature va a comporre
un coagulo di morte viva tale da toccare la saturità, allora
è la guerra giusta, che il Padre Agentato personalmente
gestisce: è azione di morte fisica istituzionalizzata.
1) Il responso Pneumatico lascia sicuramente qualche
dubbio; uno dei più forti è questo: la morte viva dell’amore
è strettamente personale; come può allora compiersi
il passaggio: da personale a sociale, da individuale
a comune, da singolare a ecclesiale? La morte viva
di tutti si va coadunando per calamitazione sua o c’è un
agente unificatore? Il visuato Paterno ha pronta l’illuminazione
occorrente: sta davanti a tutti noi la irradiazione
Paterna in ogni creatura. Al suo incominciare
eccola raggiunta da quel raggio che con un battesimo
cresimato entra in funzione insolubile. Irradiandosi non
perde la sua unità, anzi la accresce portando tutta
l’umanità in unità con Lui. Irradiandosi fa unità con
tutta l’umanità. È la Chiesa Paterna universale il cui
vivere è tutto comunionale: tutto va a confluire in unità.
Quello che va a coagularsi è la morte viva dell’amore
in produzione universale. È questa la comunione dei
peccatori.
2) Il responso Pneumatico ha ancora una cosa da dirci, per
sciogliere un altro dubbio: il Padre gestisce la guerra:
male giusto; e quale vantaggio ne riceve? Forse la soddisfazione
di un castigo bene assestato all’umanità peccatrice?
Lo Pneuma non parla più di castigo.
Sembra quindi nessun vantaggio. Infatti la Chiesa con Pio
XII ha detto: ‘Con la guerra tutto è perduto, con la pace
tutto può essere salvato’. E ancora la Chiesa, con
Giovanni Paolo II ha detto che la guerra è ‘un’avventura
senza ritorno’. Troppa terrestrità in quel dire, poca
Pneumaticità.
1) Con una guerra il Padre tocca i vertici del suo piccolare.
Proprio quando viene proiettato nella spirale dell’odio
e della violenza e del massacro, Lui sazia il suo
piccolare. Una passione stupida! - diremmo noi. Lui,
piccolando di più, salva sempre di più.
2) In una guerra Lui fa scaturire creature pronte a piccolare
come Lui. (Massimiliano Kolbe, Salvo D’Acquisto,...)
Non includiamo volutamente l’onda piena di carità che
suscita una guerra perché, se non è sacrificale, è ben
poca cosa.
3) Una guerra come oggi la si conduce è un segno profeticale
che il Padre ci pone davanti, perché abbiamo a
capire una urgenza: perirete in massa se non la smettete
di produrre morte viva.
Così il visuato Paterno ci dona una guerra rinnovata.
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